Il progetto InfoBio – Informazione Consapevole sui Farmaci Biologici, promosso da AMICI ETS con il patrocinio di IG-IBD, continua a rispondere ai dubbi più comuni dei pazienti con Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, offrendo informazioni chiare e utili per affrontare con consapevolezza il percorso di cura.
In questo nuovo episodio, il Dott. Marco Daperno, della Struttura Complessa di Gastroenterologia dell’AO Ordine Mauriziano di Torino, risponde a una domanda cruciale:
Cosa succede se un farmaco biologico non funziona o perde efficacia nel tempo? E quali sono gli indicatori che ci fanno capire che non sta più funzionando?
Nel video, il Dott. Daperno spiega che:
può accadere che un paziente non risponda al trattamento sin dall’inizio (mancata risposta primaria), oppure che la terapia perda di efficacia dopo un periodo iniziale positivo (perdita di risposta secondaria),
i principali indicatori clinici di perdita di efficacia sono la ricomparsa o il peggioramento dei sintomi (diarrea, dolore addominale, sangue nelle feci, calo di peso, stanchezza),
accanto ai sintomi, esistono anche indicatori biologici e strumentali, come l’aumento degli indici infiammatori (es. calprotectina fecale, PCR), i risultati di endoscopie o imaging,
in questi casi, il medico può proporre aggiustamenti della terapia (modifica del dosaggio o della frequenza), il passaggio a un altro farmaco della stessa classe o a una molecola con diverso meccanismo d’azione,
la scelta è sempre personalizzata, basata sul quadro clinico e condivisa con il paziente.
Il messaggio chiave è che oggi esistono diverse opzioni terapeutiche e che la perdita di efficacia di un farmaco non significa “fine delle possibilità”, ma richiede un percorso di rivalutazione e adattamento della terapia.
Guarda il video con il Dott. Marco Daperno